Newsletter Marzo 2025

Oggi è più dura del solito, scrivere qualcosa. Questa newsletter del mese di marzo si apre, infatti, con il ricordo di Cesare, un bambino meraviglioso che troppo presto, purtroppo, ci ha lasciati. E già questo rende tutto così innaturale, inspiegabile, ingiusto. Eppure, è la natura stessa che, per prima, ci obbliga a confrontarci con prove dure, talvolta, appunto, durissime. Lo sanno bene Teresa, Alessandro, Valentina e Federico, che con quanto è successo devono fare i conti tutti i giorni; noi, nel nostro piccolo, non possiamo far altro che provare a star loro vicini e continuare a coltivare la speranza e alimentare la vita per chi è rimasto.
È per questo motivo che ci teniamo a presentarvi anche le cose belle, quelle che aprono i pori del cuore e ci spingono ad andare avanti.
Stanno succedendo tante cose significative, in associazione e al di fuori di essa, e perciò abbiamo pensato di iniziare a dare spazio, in questo, anche ad altre realtà particolarmente sensibili che operano in favore di chi cresce con una disabilità.
Con un pizzico di malinconia e tanto dispiacere, vi lascio alla lettura, sperando che alla fine, grazie forse anche a queste nostre parole, abbiate pure voi la possibilità di trovare un pochino di speranza e motivazione, nonostante tutto.
Un abbraccio,
Daniele Cassioli
Tu – promettilo – guardaci
Il dolore per la morte prematura del piccolo Cesare alimenta a suo modo la nostra speranza
In alcuni frangenti è davvero difficile descrivere l’essenza della vita in modo corretto: a volte risulta essere così complessa da mettere in discussione tutte le teorie dei filosofi di questi secoli. La prematura scomparsa di Cesare ha lasciato tutti con un peso sul cuore, ma le foto e i video che ci raccontano ancora di lui ci fanno inciampare, pur sofferenti, in un sorriso consolatore: il suo viso sempre solare impresso in eterno nei fotogrammi dei social sembra essere in grado di elevarci fino a poter spiare il paradiso da una finestrella. Chissà da dove proviene, la forza di alcuni bambini…
Cesare, che dapprima aveva perso gradualmente la vista a causa di una malattia rara, ha dovuto poi affrontare una dura battaglia contro una patologia degenerativa; eppure, nonostante questo, non ha mai perso la voglia di vivere e la volontà di trasmettere una grinta da vero guerriero. Rimarrà, qui tra noi, il ricordo di un bambino che è riuscito a vivere appieno la sua esistenza, pur con il peso del mondo sulle spalle. Questo, sicuramente, grazie anche all’amore trasmessogli dai suoi genitori, i quali, in qualche modo, gli hanno insegnato l’importanza di essere autonomo: Cesare trovava il modo di arrampicarsi sui mobili per aprire le finestre, suonava il piano, cavalcava splendidi destrieri, amava nuotare e sentire la brezza del vento quando saliva in moto.
In associazione aveva finalmente trovato una realtà dove la sua passione per lo sport era tanto valorizzata. «Tu che tante fatiche hai vissuto ci lasci comunque uno spiraglio di speranza. La speranza come sentimento attivo in cui nonostante tutto si cerca sempre il bello, sottile tra le cose difficili da sopportare. Grazie per quello che ci hai donato, nonostante il tuo brevissimo cammino insieme a noi. Ci mancherai, nel nostro piccolo cercheremo sempre di ricordarti e di fare le nostre cose al meglio perché, nonostante tutto, finché siamo in grado di respirare vale la pena farlo profondamente, ce I’hai insegnato tu». Scrive così in un passaggio di una lettera il nostro presidente Daniele Cassioli. E noi tutti, caro Cesare, siamo certi che la tua forza e la tua sofferenza continueranno a far rivivere l’eco delle tue gesta. A presto, piccoletto.

Che ne è del senso di colpa, quando non viene lasciato da solo?
La storia di OcchideiBimbi a partire dall’esperienza personale della fondatrice Enrica Ferrazzi
L’occhio sinistro di Elisa non comunica più con il suo cervello: si è spento, e senza possibilità di recupero. Perché non mi sono accorta di nulla? Dove ho sbagliato? Io, una mamma attenta e premurosa… Ho convissuto col senso di colpa per mesi.
Fino a vent’anni fa, ignoravo del tutto il significato della parola “ambliopia”. Almeno finché la condizione non si è intrecciata indissolubilmente alla vita di mia figlia: allora ne sono rimasta quasi ossessionata. Ricordo che, sul momento, l’oculista aveva tentato di rassicurarmi: nei più piccoli, i problemi legati alla vista, e soprattutto quelli monoculari, sono difficili da individuare, perché i bambini non hanno idea di cosa significhi “vedere diversamente”. Ma perché allora nessuno mi aveva avvertita che avrei dovuto farla controllare ancora prima, la vista della mia bambina?
È stato proprio cercando una risposta a quest’ultima domanda che ho deciso di passare all’azione, con l’obiettivo di informare i genitori sull’importanza di valutare la salute visiva dei loro figli sin dalla nascita. Ho fondato così l’Associazione Progetto Elisa, in seno alla quale è poi nato il progetto social @occhideibimbi. E ci orbitano intorno tutta una serie di professionisti: non solo oculisti, ortottisti e optometristi, ma anche pediatri, psicologi, psicoterapeuti e altri esperti, perché la vista ha un impatto su tutto il “sistema bambino” e perciò siamo convinti che meriti un approccio globale.
La collaborazione avviata con Daniele e Real Eyes Sport ci dà speranza: insieme possiamo ampliare il supporto alle famiglie e creare nuove opportunità per i bambini con difficoltà visive.
Ogni bambino merita di crescere con le stesse possibilità di benessere e partecipazione alla comunità, indipendentemente dalla sua condizione visiva. Perché la visione non si limita a quella generata dagli occhi, ma è pure il risultato di inclusione, consapevolezza e volontà di costruire un domani migliore.

Il cambio stagione arriva pure per gli armadi digitali
I nostri amici di Blueorange ci hanno letteralmente rifatto il look: è online il nuovo sito dell’associazione
Certe cose, per essere apprezzate, vanno viste. Ma, se vederle proprio non si può, ce le si fa raccontare. È per questo che, a poca distanza dal lancio del nostro nuovo sito, abbiamo chiesto ai nostri amici di Blueorange, l’agenzia di comunicazione che ne ha curato lo sviluppo, di svelarci il dietro le quinte di questo processo. Il risultato – con o senza dita nelle piaghe, ne siamo pienamente e fieramente convinti – è strepitoso.
Per quale motivo si è reso necessario un cambiamento del sito di Real Eyes Sport? In quali aree si è dovuto intervenire maggiormente?
Fin dal 2022, quando abbiamo conosciuto l’associazione e Daniele, ci siamo lasciati completamente coinvolgere in tutte le loro attività, tanto che, ad oggi, li accompagniamo ventiquattr’ore su ventiquattro. Questo significa che siamo fisicamente con loro: presenziamo a tutti gli eventi che organizzano e gestiamo la comunicazione, la produzione dei contenuti e, appunto, il sito web. In merito a quest’ultimo, nei mesi scorsi, abbiamo iniziato a pensare, insieme al team di Real Eyes Sport, a un suo possibile rinnovamento. I motivi sono svariati. Volevamo, in primis, che il design stesso si aprisse a un pubblico più ampio rispetto alla versione precedente: l’obiettivo della nuova interfaccia, infatti, è quello di far dialogare l’associazione con altre organizzazioni, aziende, ospedali, imprenditori e grandi donatori. Resta, tuttavia, come sempre, di primaria importanza, il dialogo con le famiglie dei ragazzi, che hanno avuto un ruolo fondamentale in questo cambiamento: in accordo con il team di Real Eyes, abbiamo selezionato un campione predefinito di persone e tesserati dell’associazione e fatto un piccolo sondaggio, allo scopo di capire cosa non fosse chiaro o facilmente raggiungibile dal sito. È stato così che sono venuti alla luce tanti spunti interessanti per far sì che quelle informazioni risultassero più snelle e facilmente reperibili.
Noto, ad esempio, tra le novità, che è stata inserita un’area di Download: di cosa si tratta?
Esatto, abbiamo creato quest’area proprio per permettere all’associazione di presentarsi meglio al pubblico esterno e per semplificare la vita di chi sul sito lavora tutti i giorni. Ovviamente, chiunque può scaricare il materiale liberamente.
Che obiettivo si propone di perseguire, adesso, l’associazione, tramite il nuovo sito internet?
L’obiettivo sarà quello di avere, per mezzo di esso, una credibilità ancora maggiore, dal momento che nel tempo l’associazione è cresciuta e dialoga ogni giorno con partner che possono essere sempre più grandi e importanti, anche a livello istituzionale.
Quanto conta, nel mondo di oggi, avere un sito graficamente pulito e ordinato?
È importantissimo per tutti, ma lo è a maggior ragione per associazioni come Real Eyes. Per le realtà del terzo settore potremmo addirittura dire che è indispensabile, dal momento che ci sono spesso tanta confusione e tante difficoltà nel reperire le informazioni; soprattutto se, come l’associazione di Daniele, queste realtà operano contemporaneamente in tante città diverse d’Italia. In questi casi, infatti, diventa davvero complicato mantenere ordine e coerenza tra le informazioni relative a tutte le attività svolte nei diversi luoghi. E però, se una famiglia è interessata a capire quali sono gli sport che il proprio bambino avrebbe la possibilità di praticare, deve poter reperire informazioni precise. Il nostro lavoro, su larga scala, diventa quindi proprio quello di riuscire a tenere, per le aziende, le organizzazioni, gli enti, una visione d’insieme. E, parallelamente, comunicare in modo diretto, specifico e verticale con le famiglie. Rispetto a questo, un altro evidente aspetto di novità del sito, rispetto alla versione precedente, è l’impiego massiccio di materiali audiovisivi. Ad esempio, quando si prova a scorrere tra i diversi sport – baseball, basket, calcio, discipline dei poli “Spazio al Gesto” – si può notare come ciascuna delle sezioni sia corredata da contenuti video, dai tre ai sei, e per la maggior parte girati in verticale. Dalle analisi effettuate, infatti, è emerso che la pagina viene visualizzata, dal 90% degli utenti, nella sua versione mobile: ecco quindi che i materiali realizzati nel tempo per i social ci tornano adesso utilissimi anche per il sito web.
Ora, insomma, a voi non resta che esplorarlo. E aspettare che i nostri amici di Blueorange tornino a parlarci del loro prezioso lavoro, di cui sempre siamo molto grati.

Pure a Pasqua puoi
Disponibili e ordinabili dal nostro (nuovo!) sito i prodotti solidali per la Pasqua di quest’anno
Farina di tipo “00”, burro, zucchero, tuorli d’uovo… Potrebbe sembrare l’inizio della lista ingredienti di un dolce qualunque. Ma un dolce qualunque proprio non è. Solo che, visto che la lista ingredienti non lo esplicita, a farlo ci pensiamo noi. Perché la nostra Colomba di Pasqua, oltre a essere il risultato dello splendido lavoro della Pasticceria Marco Favaro di Busto Arsizio, è anche un modo, per chi la acquista, di sostenere bambini e ragazzi con disabilità che scoprono, per mezzo dell’associazione, la bellezza della pratica sportiva condivisa. E non serve la vista, per goderne. Come non serve per appurare quanto siano soffici e profumate le Colombe appunto, nella versione classica e in quella albicocca e cioccolato, che trovate disponibili nella sezione “Prodotti solidali” del nostro sito (qui il link diretto: https://www.sportrealeyes.it/prodotti-solidali). Gli ordini vanno effettuati entro il 24 marzo e – lo ricordiamo – ogni acquisto contribuisce concretamente e direttamente a finanziare le attività di Real Eyes Sport, regalando opportunità di crescita e divertimento a tanti giovani atleti. Non fatele volar via!

Conta la stoffa, non il colore
Beppe Bergomi ospite della squadra di calcio a cinque ipovedenti dell’associazione
A fine febbraio, durante uno dei suoi allenamenti, la squadra di calcio a cinque ipovedenti di Real Eyes Sport ha avuto l’onore di ospitare una persona molto speciale: addirittura un campione del mondo, e anzi il più giovane calciatore italiano, a oggi, ad aver vinto un Mondiale. Si tratta del grande Beppe Bergomi, detto anche lo ‘Zio’, ex capitano interista e difensore della nazionale in quel meraviglioso 1982.
Il celebre calciatore, che al termine della carriera agonistica ha intrapreso quella di commentatore televisivo e si è sempre mostrato attivo nel sociale, ha scambiato due chiacchiere con i nostri ragazzi e li ha affiancati per parte dell’allenamento. L’incontro, per loro senza dubbio indimenticabile, ha rappresentato un momento unico – di gioia, sport, condivisione e consapevolezza – oltre che uno stimolo a migliorarsi sia come atleti che come persone.
Adesso, dopo aver ascoltato i consigli di un giocatore di tale livello, non resta che vincere!
È nata VJTA
Siamo entusiasti di invitarvi all’inaugurazione di Vjta, il 29 marzo a Cuneo, angolo via Quintino Sella 5 e via Sebastiano Grandis 18.
Vjta nasce con l’obiettivo profondo di riportare equilibrio, salute e felicità nella vita di ogni persona. Il nostro approccio innovativo unisce medicina integrata e pratiche olistiche, fondandosi sulle 3 P: Prevenzione, Personalizzazione e Potenziamento,per far raggiungere una salute duratura che abbraccia corpo, mente ed emozioni.
Oltre al 29 marzo vi accogliamo per la Open Week dal 30 marzo al 5 aprile, dalle 15.00 alle 19.00.
Ogni giorno, alle 17.30, esploreremo temi ispiratori sulla salute e il benessere, condividendo il nostro approccio trasformativo e accompagnandovi nella bellezza grazie a SALA IMMERSIVA, sala del movimento e i nostri studi medici e olistici.
Il nostro impegno va oltre il benessere individuale. Il nostro obiettivo è quello di rendere il benessere un diritto per tutti e in particolare per i bambini indipendentemente dalle difficoltà. Per questo, attraverso alcune Associazioni, ci impegniamo a offrire loro supporto, trattamenti e cure.
Unisciti a noi in questo viaggio di cambiamento, dove ogni passo verso il benessere è anche un passo verso una società più equa e solidale.
Per chi volesse conoscerci in anteprima: vjta.it – Benessere, salute e solidarietà: a Cuneo apre il nuovo centro Vjta [VIDEO] – Targatocn.it
Vi aspettiamo!
Questo numero della newsletter è stato scritto in collaborazione con i giornalisti sociali di Fondazione Bullone. In redazione: Federica Margherita Corpina, Jacopo Di Lorenzo, Michele Fagnani, Luca Malaspina, Salvatore Cristiano Misasi.