Newsletter Giugno 2025

Sono felice di constatare e condividere con tutti voi i frutti del grande lavoro a cui l’associazione ogni giorno si dedica per rendere possibile uno sport che, in queste vesti, non si era proprio mai visto.
Vale per i progetti di respiro europeo che finalmente possono darci modo di studiare la pratica motoria e il gioco sotto tanti profili diversi: lo sport, per i più piccoli, è sì sinonimo di moto e divertimento, ma è allo stesso tempo anche psicologia, pedagogia, educazione e gestione emotiva.
Nei convegni scientifici, quelli che vedono riunirsi medici, professori universitari e professionisti sanitari, mai lo sport era stato proposto come alleato riabilitativo prima d’ora. Noi, invece, in questa sua funzione crediamo molto e per questo investiremo sempre di più per contaminare anche quelle comunità!
Come se non bastasse, grazie alla Lega Serie A, siamo riusciti a far toccare con mano, ad alcuni dei nostri tesserati, la finale di Coppa Italia, dando loro modo di vivere una serata davvero indimenticabile (doppiamente, per quelli di loro che tifavano per il Bologna). E questo perché abbiamo sempre più bisogno di farci vedere, di vivere lo sport in campo e di reclamare il nostro posto anche sugli spalti degli stadi più importanti.
Godetevi questa newsletter perché leggerete davvero cose mai viste!
Grazie a tutti e buona lettura,
Daniele Cassioli
Dal vivo, per vivere
Tommaso assiste alla finale di Coppa Italia disputatasi allo stadio Olimpico di Roma
Avere accesso a grandi eventi sportivi – ne siamo convinti – può davvero aiutare i nostri ragazzi ad appassionarsi allo sport e a farli sentire maggiormente coinvolti. Ed è una cosa, questa, che, rientrando nella dimensione di ciò che viene abitualmente definito d’uso comune, viene troppo spesso data per scontata per tutti, quando invece non è esattamente così. Ecco che noi, perciò, oltre a farlo fare, lo sport, ci impegniamo pure a farlo toccare con mano. Un esempio? All’Olimpico da tutto esaurito di mercoledì 14 maggio, in occasione della finale di Coppa Italia disputata tra Milan e Bologna, quest’anno, insieme ad altri bambini dell’associazione e al suo papà, c’era anche Tommaso. E visto che, a prescindere da quale sia la propria disciplina sportiva preferita o la propria squadra del cuore, la passione è e resta una componente universale, abbiamo voluto chiedere direttamente a lui che effetto abbia sortito assistere a una partita di tale portata, per giocare un po’ anche con le parole.
Ti va di raccontarci come sei arrivato sugli spalti dell’Olimpico ad assistere alla finale e com’è stato?
A Roma siamo andati in treno, io e papà, con i biglietti procurati per noi dall’associazione. Era la seconda volta che assistevo a una partita allo stadio; la prima era stata della nazionale, e sempre tramite Real Eyes Sport. Oltre a conoscere le regole del gioco, dalla mia avevo anche un dispositivo chiamato Touch2See, grazie al quale sono riuscito a godermi ancora di più la partita. Si tratta di un dispositivo a forma di campo da calcio tridimensionale: le porte sono in rilievo, e così pure il cerchio di centrocampo, la linea di metà campo, le aree di rigore… Insomma: tutto è in rilievo! E nel frattempo una pallina si muove seguendo tutti gli spostamenti del pallone sul campo. È stato sviluppato per la prima volta in Francia e solo più tardi è arrivato anche qui in Italia. È ancora a un livello considerato sperimentale, ma io trovo che sia bellissimo e fatto davvero bene: lo adoro!
Come ti sei sentito durante la partita? Com’era l’ambiente intorno a te?
Mi è piaciuto tutto tanto: è stato davvero molto bello. Sono contento di aver potuto assistere alla partita. Attorno a me c’erano tante persone con disabilità molto diverse, cosa che ho apprezzato molto: l’inclusione è fondamentale, e credo sia giusto dare a tutti le stesse opportunità.
È stato importante per te che fossi insieme a tuo padre?
Intanto anche papà è un appassionato di calcio, per cui è stato bello condividere con lui l’esperienza. E poi ero contento di averlo con me in una giornata che sarebbe stata lunga e stancante: sono andato a dormire poco prima dell’una di notte e alle sei e mezza di mattina del giorno dopo ero già sveglio! Ma ne è valsa la pena, a maggior ragione perché ha vinto il Bologna: né io né mio padre ce lo aspettavamo e ne siamo stati felicissimi!
A te cosa piace, in particolare, dello sport?
Per quanto riguarda il calcio, non ci gioco: lo seguo e basta. Lo sport, però, in generale, mi è sempre piaciuto tanto: mi sono cimentato, infatti, in tantissime discipline, tra cui arrampicata, nuoto, atletica e baseball. Penso, poi, che un po’ tutti gli sport siano belli: ognuno può muoversi a modo proprio a seconda delle capacità che ha, ed è questa la cosa che apprezzo di più dell’attività fisica.

Andate e parlatene a tutti
La buona pratica, pure se non sportiva, della divulgazione: Real Eyes Sport varca i confini nazionali
Noi di Real Eyes Sport di certo ci crediamo, ma, da soli, non bastiamo. Per questo la nostra associazione è profondamente impegnata nella ricerca e nella divulgazione dell’importanza dello sport come strumento riabilitativo, perché riteniamo che investire in questo ambito sia fondamentale per migliorare la qualità della vita dei bambini con disabilità visiva e favorire il loro sviluppo motorio, sociale e psicologico. A tal proposito, avremo modo, nelle prossime settimane, di presentare a diverse platee di respiro internazionale alcuni nostri lavori, frutto dell’esperienza accumulata sul campo.
Si tratta, nello specifico, di due iniziative. La prima consiste nella stesura e presentazione di un articolo scientifico redatto sulla base di uno studio condotto durante nostri camp estivi, finalizzato alla valutazione delle abilità grosso-motorie dei bambini con disabilità visiva. Attualmente in fase di revisione per la pubblicazione su una rivista open access con elevato valore scientifico, il lavoro verrà illustrato come poster durante la 37a Riunione Annuale dell’European Academy of Childhood-onset Disability (EACD) di Heidelberg, dal 24 al 28 giugno 2025.
Parallelamente alla ricerca, stiamo poi lavorando su un’importante iniziativa di formazione e divulgazione, nell’ambito del progetto europeo Erasmus+ “Move as You Are”. Si tratta, come accennato nell’edizione del mese di febbraio di questa newsletter, dello sviluppo di un booklet, che raccoglie già le migliori pratiche per insegnanti e allenatori, con l’obiettivo di fornire loro strumenti pratici per avviare i bambini con disabilità visiva all’attività sportiva, e della realizzazione di un MOOC (video corso) che illustrerà le progressioni didattiche per avviare i bambini all’atletica leggera e al nuoto; lo scopo è quello di ampliare la portata del progetto e renderlo accessibile a un numero ancora maggiore di professionisti. Entrambi i lavori verranno presentati in occasione del 25º Simposio Internazionale di Attività Fisica Adattata (ISAPA) (ISAPA 2025), dal 16 al 20 giugno 2025, a Tralee, in Irlanda. L’evento è organizzato dalla Munster Technological University e patrocinato dall’UNESCO, con focus sull’inclusione attraverso lo sport.
Insomma, i confini, anche quelli geografici, vogliamo spingerci a varcarli sempre!

Che spettacolo!
Presentate le proposte accessibili della prossima stagione del Piccolo Teatro di Milano
Mercoledì 4 giugno, il direttivo di Real Eyes Sport, insieme ad associati e associate, è stato invitato alla presentazione della prossima stagione teatrale del Piccolo Teatro di Milano. Nel corso dell’evento, sono stati presentati gli spettacoli che animeranno le tre sale del Piccolo Teatro tra il 2025 e il 2026 e i titoli che l’ente ha scelto di audio descrivere e supportare con azioni di accessibilità.
Da quest’anno, tra l’altro, ha preso il via anche il progetto Piccolo Aperto,realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano: un percorso strutturato che per mezzo di audiodescrizioni, tour tattili, sovratitoli, traduzioni in LIS, materiali semplificati, spazi di decompressione e un sito web accessibile, intende favorire un cambiamento profondo e duraturo e consolidare il teatro come modello inclusivo.
Presenti quindi anche iniziative volte al coinvolgimento di un pubblico cieco e ipovedente. In particolare, touch tour di scenografie e costumi e audiodescrizioni saranno previsti per i seguenti spettacoli:
- Arlecchino servitore di due padroni | Teatro Grassi | domenica 26 ottobre 2025
- Sorry, boys | Teatro Studio Melato | domenica 9 novembre 2025
- Ritorno a casa | Teatro Grassi | domenica 15 febbraio 2026
- Miracolo a Milano | Teatro Strehler | domenica 15 marzo 2026
Ricordiamo inoltre che gli spazi del teatro presentano percorsi privi di barriere architettoniche e sono attrezzati con bagni per persone con disabilità; le sale, infine, sono dotate di posti riservati agli spettatori con disabilità visiva, uditiva e motoria. Insomma, un teatro aperto a tutti, ma a tutti per davvero!

Freedom to Swim: la prima edizione di un mare senza barriere
Un’esperienza di nuoto unica dedicata alle persone con disabilità visiva
Il 28 giugno, a Loano (SV), debutta Freedom to Swim, la prima edizione di un evento pensato per portare l’inclusione in mare aperto. Organizzato da More News in collaborazione con Doria Nuoto Loano e Marina di Loano, con il patrocinio del Comune di Loano e della Regione Liguria, l’iniziativa vuole abbattere le barriere – fisiche e culturali – per offrire un’esperienza di nuoto unica alle persone con disabilità visive.
Atleti brevettati dalla Federazione Italiana Nuoto accompagneranno i partecipanti in mare con una tecnica di affiancamento ispirata al paratriathlon agonistico: un contatto fisico tra guida e nuotatore a livello della coscia o della vita, per garantire sicurezza, empatia e una condivisione autentica dell’esperienza acquatica.
Un tuffo verso l’inclusione, dove ogni bracciata è libertà.
Questo numero della newsletter è stato scritto in collaborazione con i giornalisti sociali di Fondazione Bullone. In redazione: Federica Margherita Corpina, Michele Fagnani, Luca Malaspina, Lisa Roffeni.